Strumenti a fiato

18 Agosto 2021

Maledetta musica

che mi riempie di senso di

pochezza,

di desiderio di espansione,

ansia di tranquillità

e finalmente di accettazione

di me.

Mi commuove sentirmi

poco amato da me,

ed invisibili e secche lacrime

rigano e bruciano il mio viso.

Quale annichilimento mi provoca

la mia poca stima!

Non capisco, eppure io non

mi odio!

O forse mi manca la percezione

di me,

il toccarmi, il sentirmi,

l’accarezzarmi, il piacermi .

La mia mente

tenta costantemente di

rubare gli occhi al mio corpo,

lasciandolo nell’oscurità

ad ascoltare questa

dolcissima maledetta musica,

ed umiliarlo.

Per favore strumenti a fiato,

che mi rinfrancano e

mi fan volare  libero nel cielo

in una plastica elasticità,

datemi,

non violoncelli che producono

la dolce agonia del niente.

Edinburgh marzo 1988

Ciro Gallo