Le poesie pubblicate di seguito ed un racconto pubblicato in precedenza ( Fave) hanno dato spunto a queste considerazioni
Mi incuriosisce il fatto che tu mi abbia spedito due poesie molto cupe scritte a distanza di molti anni ma simili per la loro carica di angoscia, per il riconoscimento del non senso, per la dissociazione tra le parole e le cose e l’horror vacui che si traduce in una ossessiva bulimia e assieme a queste due poesie il racconto ancora posteriore in cui c’è è invece una ripresa di ” senso” e in cui il cibo il sesso le origini i luoghi sembrano avere una funzione terapeutica perché ci re-innestano nel ciclo esistenziale del nascere crescere vivere e morire con una tonalità mitopoietica ( grazie al ricordare) in cui ci si può affidare alla primitiva essenzialità e ridurre la carica di angoscia esistenziale.
Ruggero Ruggeri
Questa la mia risposta.
Nel non senso totalizzante dell’esistenza, l’uomo avverte di esserci e quell’esserci è frutto di una storia che egli rivive e ricostruisce per dare un senso al suo essere e la richiama . E tale ricostruzione è immaginazione di un senso, giustificazione accettabile dell’esistenza, del non senso, maschera che la rende sopportabile.
Fondamentalmente l’uomo è schizofrenico, soggetto ad un doppio io, quello del non senso e quello dell’illusione di essere e del proprio significato. Tra essi basculla: la coscienza del non senso dell’esistenza, le due poesie, e l’immaginazione di un senso del reale del proprio essere attraverso una ricostruzione delle esperienze anche quelle sensitive, racconto.
Tempi diversi posseggono l’io con le sue facce non costanti.
Capire la genesi del non senso. Se esso sia il vero reale o il frutto della mancanza, insorta nelle prime esperienze neonatali ed infantili, che abbiamo perso e irrecuperabili, per questo insistiamo a ricostruirle.
E se ci sia un senso diverso da quello storico, religioso e filosofico, costruzioni fittizie.
Entrambe le poesie nascono da un “senso” di sorpresa. Sono una ribellione.
Tutti i miei scritti originano dalla mancanza, anche le prose. (“Recuperare la mancanza”)
2 agosto 2021
Ciro Gallo