Illusione del reale

17 Agosto 2021

Non la paura della morte,

a cui mi sono abituato

per assuefazione e scelta di ragione,

ma l’angoscia del vivere

mi lascia interdetto,

il camminare senza meta,

stanco di una instabilita’

desiderio senza oggetto.

Proseguo negli anni e capisco

ma non mi fermo,

in un automatismo fatto comportamento

ripercorro sempre gli stessi passi,

gli oggetti ormai astratti

scomparsi alla vista.

guardo al mio interno

e non penetro il meccanismo

che mi spinge.

Le mie parole rappresentano

cose che sono altre,

solo i suoni identificativi,

una comprensione fonetica.

I corpi si sfiorano

chiusi anche nella congiunzione

gli sguardi mi illudono

di un concreto reale

che resta fittizio.

Cammino nell’angoscia dell’essere

senza una meta del desiderio,

non conoscenza di me

e del mio moto.

Londra 9 ottobre 2013 

Ciro Gallo