Apologo

22 Agosto 2021

Nun disprizzari 

la petra minuta..

Qualcuno l’aveva lasciata là di certo la notte, preso da un bisogno impellente. Timida, vergognosa cercava di mimetizzarsi tra le erbe, per l’odore che emanava e la forma che aveva. Sperava che a lungo durasse il buio per scomparire agli occhi di tutti. Ma il giorno arrivò e la luce la scoprì alla vista, alle mosche e agli insetti.  Sprofondare voleva per l’imbarazzo. Tutto intorno le sembrava mostrasse il non piacere di averla vicino. Più di tutti un terreno con la sua aggrovigliata erba le gridava : “Come osi? Allontanati subito!” Sperò, desiderò e ottenne. Si trovò sotto uno stecco, piantato lontano dal verde del prato. Si acquietò, nessun commento, nessun rimbrotto veniva. Il tempo passava, qualche goccia cadeva ed essa si scompose nei suoi elementi. Vigore prendeva lo stecco, inverdiva di giovani foglie. Nascosto un bocciolo comparse che sbocciò in un profumatissimo fiore, che guardava l’inospitale terreno invaso da quella sua erba nodosa, nota come gramigna.

19 agosto 2021

Ciro Gallo