Lo stesso refolo

di vento ed il

suo odore io sento

come quando i carretti

passavano e le fascine

mescolavano il profumo

delle foglie di mirtillo

e di olivastro

con quello del sole

che aveva riscaldato

il bitume della strada

appena asfaltata

fischiava il carrettiere

in cima alla catasta

dei rami ed incitava

il mulo a far veloce

lo stesso vento di oggi

scombinava i miei capelli

all’imbrunire di

un giorno d’aprile

ai bordi della strada

27 aprile 2022

Ciro Gallo

Non venire

da me

senza preavviso

la notte

annunciati

non venire

da me

nel mondo reale

sarebbe molto

meno dolce

l’incontro

21 settembre 2021

Ciro Gallo

Furtivo rubavo

le carezze

ed il tuo corpo

consenziente

lasciava che

la mia mano

si riempisse del

dolce calore

del tuo seno

mentre nel sonno

tu sognavi di me

27 settembre 2021

Ciro Gallo

Oggi io non sento

campane suonare

a festa

e non vedo

finestre aperte

e gente per strada

solo qualche bandiera

ormai consunta

la libertà che  ci

avevate conquistato

ce la hanno usurpata

ogni giorno sottraggono

pezzo a pezzo la

PACE

ingrossa la guerra

i loro interessi,

25 aprile 2022

Ciro Gallo

Comprende di sé

Persin Sancho

Dulcinea,

Invenzione di sogno

Di un cavaliere

Che affida il suo cercar perduto

All’andar svagato

Di un ronzinante.

2 febbraio 2007

Ciro Gallo

Per qual colpa Dulcinea

Brami il destino di Ofelia

Per capire, sacrificio,

L’errore di Amleto,

Tu che eri sfuggita 

All’altare di Ifigenia?

Chisciotte ti abbia ancora

Diafana nei suoi pensieri.

2006

Ciro Gallo

Di cosa

devi tu farti perdonare

che non sia  un

farsi perdonare di tutti

di  che cosa

devi tu farti perdonare

di un sogno

che è sogno di tutti

di un peccato

che è un peccato di tutti ?

Niente  hai

da farti perdonare

se non questa

tua compulsione

a farti perdonare

una colpa

che è colpa di tutti

da chi ha

dimenticato la sua

e crede di essere

escluso dal

farsi perdonare

di tutti.

25 dicembre 2021

Ciro Gallo

Ad ogni attimo

l’uomo suicida

la propria vita

Nel torpore sorprese

l’aprirsi della porta

in una sera di nebbia

il corpo nudo

che giaceva ferito

su un letto dalle

lenzuola già usate,

note senza fine avevano

svuotato la mente

la nausea e la sofferenza

ricoprivano ora il pene

dopo un sesso

acquistato per strada.

Nascono questi versi 

in una sera  di nebbia

all’incirca nel 1973

Ciro Gallo

Non ci sono

puttane

al sole del

primo mattino

ad illuminar la strada

come fiori di campo

nati sul ciglio,

escon di sera

quando gli uomini

posson nascondere

libere le loro nevrosi

e la mancanza d’amore

in un comunicare

neutro.

17 aprile 2022

Ciro Gallo

Tanti di questi versi

io  ne scrivo  e li

tengo nascosti

anche a me.

Dormi

ed io ti guardo,

il tuo viso

abbandonato lontano

alle macchie della

nostra vecchiaia

in un sonno ormai

senza sogni,

con tristezza

anche se so

della nostra mortalità

e la ragione

mi convince del

nostro completo  sparire

come fiamma di

corto respiro.

Dormi

ed io ti guardo

con il mio

ed il dolore

del tuo sonno

non voglio che

tu più dorma

con me.

16 aprile 2022

Ciro Gallo