Tu credi che
io
possa approfittare
della tua fragilità?
tu credi che
io
tragga potere
dalle tue mal
mascherate nevrosi
dalle tue insicurezze?
Mi offende.
Offende il mio vivere
il dolore dell’altro,
immensa sofferenza
darebbe il trarre potere
da ciò che rende
incerto ora
il tuo muoversi.
Ti vedo andar tentoni
e silenzioso, circospetto
muovo i miei passi
per non urtarti
per non toglierti
l’impressione di
ancora un cammino
spedito.
Più forte sarebbe
il mio senso di colpa
se usassi il cinismo
di una supposta superiorità.
Sono uso guardare
allo specchio le
mie ossa ormai
quasi decalcificate
propense alle fratture.
18 dicembre 2021
Ciro Gallo