Questa è stata sorprendente, direi esilarante.
Tu puoi pigliar la multa per qualsiasi motivo, per divieto di sosta, per aver posteggiato negli appositi spazi ma appena 25 centimetri più indietro. Per aver buttato una carta nell’umido. Puoi prendere la multa per essere andato in bici nella corsia preferenziale dei bus, quando non esistevano le piste ciclabili, in un giorno di traffico intenso e di sciopero dell’ATM. Puoi anche pigliarla perché, studente distratto, ti eri dimenticato di scrivere il numero sulla striscia del tuo abbonamento settimanale. Nessuna attenuante perché, agli occhi di questi funzionari di un potere a vuoto, tutti siamo per definizione ladri ed imbroglioni. Infine puoi prendere la “multa di Rosa Balistreri”. In questo caso con qualche giustificazione. Ma che dovrebbe fare un povero uomo a cui scappa impellente e non può trattenere e si precipita dietro un cespuglio?!
Era sommerso tra le carte della pubblicità nella cassetta delle lettere. Quasi sempre gli avvisi di mancata consegna sono illeggibili. Questa volta invece era chiaro. La raccomandata non recapitata sarebbe potuta restare a lungo in posta, non aveva scadenza di ritiro. Non sarebbe stata rimandata al mittente. Si sarebbe senz’altro persa nei meandri della burocrazia che l’aveva spedita, anche per la difficoltà di risalire all’ufficio mittente.
Per 2 anni e mezzo sono stato chiuso, “segregato” in casa, attento, rispettoso di tutte le regole. Da medico ho continuato ad aggiornarmi. Ormai non riesco più a contare gli articoli letti e gli aggiornamenti sul covid. Ho creduto subito all’utilità sei vaccini e mi sono premurato a vaccinarmi, prima e seconda dose, per tempo.
Lo scorso settembre, per motivi familiari, ho dovuto far deroga ai miei volontari “arresti domiciliari”.Sono stato per qualche tempo in UK. In ottobre ho sfruttato la possibilità che l’NHS dava di fare il booster. Mi sono rivaccinato: terza dose.
Tornato in Italia mi sono premurato a far trascrivere l’avvenuta terza vaccinazione e a richiedere il super green pass. Ma a chi comunicarlo ? a chi chiedere? Ministero della sanità, nessun riscontro, ATS idem, il medico di famiglia?. Come tutti lasciato senza indicazioni. Numerose e-mail. Alla fine una risposta. Mi si chiedeva, tra l’altro, di inviare copia del cartellino, di avvenuta terza vaccinazione, che il servizio sanitario britannico mi aveva rilasciato. Fatto. Poi un lunghissimo silenzio di tomba fino all’abolizione del green pass.
La busta era lì, ben visibile, in uno di quegli scaffali di legno, in cui viene messa, quasi sempre alla rinfusa la posta non recapitata. Era sola, linda, nessuna spiegazzatura, quasi immacolata. La ritiro. Leggo il mittente : Ministero della salute. Mi interrogo: “che cosa potrà essere mai?” Poi con un pò di senso del ridicolo mi dico:” vuoi vedere che mi hanno spedito il green pass?!” La apro, leggo. Invece no, non era il green pass. Era una multa per non aver ottemperato all’obbligo della terza dose!
Non il super green pass in ritardo per me medico in pensione, che non lavora più da tempo e che aveva avuto il terzo shot prima degli altri, no, una multa, in questo periodo di “abolizione” del covid, del tutti liberi, del todos caballeros, di niente mascherine, di nessun distanziamento e neanche di pagare la pur minima e più elementare delle attenzioni!
Per l’economia estiva, con un gioco magico, lo si è fatto sparire, si fa credere che non ci sia più niente. Mentre il covid si diffonde, si trasforma , muta. Io invece sono rimasto, in altro senso, muto, basito. Mi chiedo a chi dovrei pagare la multa ma anche chi dovrebbe risarcirmi moralmente del mancato rilascio del green pass e dell’affronto di questa multa!
29 luglio 2022
Ciro Gallo