È andato, stavolta ha preso l’aereo.
Eravamo abituati a vederlo vestito bene, elegante no, prendere il tram e recarsi a lavorare. Da bravo travet lo faceva bene il suo lavoro. Soltanto quello. Sempre allo stesso modo, casella dopo casella. Si confondeva però, sbagliava i calcoli, ritornava sempre su di essi, allo stesso modo, quando si presentava qualche casella imprevista o una improvvisamente non quadrava. Ne cambiava qualcuna. Sempre gli stessi cambi. Stereotipati, ripetitivi. Quasi una compulsione. Non riusciva a vedere, non si raccapezzava e stava sempre fermo nello stesso errore.
Detto ciò, in generale il suo lavoro rendeva. Il padrone poteva essere contento. Aveva fatto avere tanti risultati e fatto guadagnare tanti soldini.
Ora è andato, non con il solito tram, ma con un aereo di lusso, verso il caldo d”Arabia.
Alcuni si chiedono se egli abbia più dato all’azienda o questa a lui ed enumerano le vittorie ottenute. Altri meno prosaicamente si domandano :”ma con tutto quel prezioso materiale che gli era stato messo in mano sono stati di più i successi o quelli non ottenuti? Un altro avrebbe fatto meglio?”
È stato un trial senza placebo, senza un secondo termine di paragone.
Se fosse stato possibile farlo avremmo scoperto che forse sarebbe stata una ipotesi zero e l’effetto aggiuntivo di Inzaghi nullo.
4 giugno 2025
Ciro Gallo