Trial senza placebo

4 Giugno 2025

È andato, stavolta ha preso l’aereo.

Eravamo abituati a vederlo vestito bene, elegante no, prendere il tram e recarsi a lavorare. Da bravo travet lo faceva bene il suo lavoro. Soltanto quello. Sempre allo stesso modo, casella dopo casella. Si confondeva però, sbagliava i calcoli, ritornava sempre su di essi, allo stesso modo, quando si presentava qualche casella imprevista o una  improvvisamente non quadrava. Ne cambiava qualcuna. Sempre gli stessi cambi. Stereotipati, ripetitivi. Quasi una compulsione. Non riusciva a vedere, non si raccapezzava e stava sempre fermo nello stesso errore.

Detto ciò, in generale il suo lavoro rendeva. Il padrone poteva essere contento. Aveva fatto avere tanti risultati e fatto guadagnare tanti soldini.

Ora è andato, non con il solito tram, ma con un  aereo  di lusso, verso il caldo d”Arabia.

Alcuni si chiedono se egli abbia più dato all’azienda o questa a lui ed enumerano le vittorie ottenute. Altri meno prosaicamente si domandano :”ma con tutto quel prezioso materiale che gli era stato messo in mano sono stati di più i successi o quelli non ottenuti? Un altro avrebbe fatto meglio?”

È stato un trial senza placebo, senza un secondo termine di paragone.

Se fosse stato possibile farlo avremmo scoperto che forse sarebbe stata una ipotesi zero e l’effetto aggiuntivo di Inzaghi nullo.

4 giugno 2025

Ciro Gallo