“e se c’è qualcuno di voi che ha un grande bisogno, una specie di Patroclíde, invece di …. essudare nel mantello, lui vola via e poi torna a volo dopo aver….e ripreso fiato”. Aristofane: Uccelli
“Dunque se, a turno, letale si svela e salvifico il…
c’è nel … il potere che hanno i re” Nicarco
Non l’avevo nemmeno sentito entrare nella stanza, silenzioso, mutanghero come al solito, con la sua testa calva. Ed invece era là, all’altro tavolo, impassibile assente, preso dal suo niente o forse dal niente che ci faceva percepire.
Io ero lì, a studiare, nello studio. Nessuno veniva mai con un libro. Credevo di essere solo. Concentrato leggevo. Non avevo alzato nemmeno gli occhi, neanche un movimento di palpebre. Improvviso, come capita agli uomini, borborigmi si mossero. Ho sentito attraversare l’addome da movimenti spastici in progressione, da destra a sinistra passando per il trasverso, per arrivare in fondo. Uno sfumato dolore, un senso di tensione catturarono il mio ipogastrio. D’istinto sollevai un’ anca dalla sedia a creare uno spazio e dare libertà. Un rumore di spostamento di sedia si riversò nella stanza. Mi ricomposi rilassato. Nel muovermi qualcosa mi colpì, come un’ombra. Alzai lo sguardo e lo vidi, impassibile. Ho pensato : “non avrà sentito”. Feci finta di niente, come se fossi ancora solo e continuai il mio articolo.
14 Giugno 2021
Ciro Gallo.