Avete notato
quanto deprimente
e più ancor decadente
sia un funerale?
e non perché tutti
stanno compunti
e pensano ad altro,
qualcuno che sì, sì
un pensiero alla morte,
ma meglio pensare
ad una bella scopata
finché si può fare,
no,no, è perché il prete
si sente in dovere
di predicar della fine
dell’uomo e del
regno dei cieli,
perché qualche altro
discorsi vuol fare
su quanto magnifico
il defunto sia stato,
ed egli è là e non sente
e gonfia le viscere
del non digerito
compresa la morte
che poteva aspettare
puttana la madre!
E allora val la pena
provare come questa
finzione si possa evitare.
Si potrebbe affogare
quando l’ultimo fiato
in un fondo del mare,
per lasciar poi che
i pesci a piccoli morsi
come ladri furtivi
ti spolpino il corpo
mangiati i vestiti?
Meglio lontano
nel fitto di un bosco
in piena bufera ad
un albero appeso
col vento che ti
spinge di qua e di là
in un dondolar
ormai giunto tardivo,
ma schiaritosi il cielo
e cessato il mulinare
tu resti a mezz’aria
offerto agli uccelli,
i primi arrivati
ti cavano gli occhi
gli altri tardivi
si litigano il resto
con chiasso furioso
che interrompe blasfemo
l’eterno riposo.
Ah, meglio, meglio così,
un pozzo profondo,
ma passato del tempo
tutto rigonfio,
in superficie portato
qualcuno s’accorge,
ti tirano fuori e a
tue spesa e pena
le esequie ti fanno
con prete , discorsi
e pensieri di altro.
Non c’è soluzione
né esenzione speciale
a tutti noi tocca
un bel funerale.
Una soluzione l’avrei
ma la riservo a me solo,
ma sì, ve lo svelo
questo grande segreto
con tutto il mio corpo
sarò assunto in cielo.
9 ottobre 2021
Ciro Gallo