Archivi: Settembre 2024

Il maestro M.

27 Settembre 2024

Alla scuola di Valditara

 

Gli erano rimasti i baffi a Castrovinci, non aveva avuto il tempo di pulirseli. Lallero invece era stato più lesto, quando il maestro era entrato. Avevano bevuto l’inchiostro  che il bidello metteva, annacquato, nei calamai posti nel  mezzo dei banchi.

Le orecchie erano diventate rosse e si allungavano, tirate dalla mano del maestro.”Ahi, ahi, signor maestro, mi fa male!”. Ma quello, preso dal suo impeto di rigore, non sentiva ed alternava una tirata ed un calcio in culo. Era stato fortunato Castrovinci quel giorno, si era risparmiato le bacchettate sulle dita. Restavano sempre ecchimotiche e gonfie.

Era missino il maestro. Una brava persona, non molto intelligente, rigido nei suoi pensieri, fermo ancora al ventennio. Tutti erano terrorizzati al solo nominarlo. Il maestro M.

Io lo ricordo con disagio . Mi resta nella memoria la  sua figura patetica insieme alla comprensione per un uomo che avrebbe  voluto avere figli e non aveva potuto e che viveva questa solitudine. Chissà perché poi si accaniva sui piccoli alunni. Un sadismo vendicativo. Un desiderio mutato in odio sotto forma di rigore educativo. Per altro era innocuo. Viveva con le sue immodificate idee. Perseverava in esse. Aveva infatti sovvenzionato una squadra di calcio che aveva voluto chiamare X mas.

La villa del paese ora è diventata arida senza più la cancellata. Era stata un piccolo giardino verde. Spendeva i soldi di tasca propria per mantenerla piena di fiori. Era diventato sindaco. Un re travicello a cui i suoi assessori avevano persino fatto firmare il suo  atto di morte. Si fidava. Di niente si accorgeva. Alla sua ambizione bastava essere sindaco. Un piccolo gerarca di paese senza alcun potere. Onestissimo, non si era mai approfittato  di nulla. Gli altri avevano fatto gli affari. Mai lo ho visto sorridere, intorpidito come era dal suo grande dolore che gli paralizzava i pensieri, anche quelli più semplici che ti spingono  inconsapevolmente a sorridere . Forse la sua mente non ammetteva altro se non i ricordi di qualcosa che aveva vissuto da lontano ed in cui aveva creduto. Sclerotizzato su di essi, senza una minima riflessione critica, fino alla fine.

Così era avvenuta durante una delle sue reiterate discussioni. Un colpo apoplettico mentre si accaniva a difendere, contro ogni evidenza, le sue idee fasciste con la testardaggine di un vecchio, al quale  erano rimaste solo quelle a cui aggrapparsi per giustificare una vita di infelice.

27 settembre 2024

Ciro Gallo

Il bozzolo della nostra depressione

12 Settembre 2024

“Fuori verrà  libera e felice”

 

O tu fortunata  che 

uno spiraglio 

vedi nella nostra

costrizione 

e speri come farfalla

volar dal bozzolo 

della nostra depressione 

nell’illusione di una  libertà   felice

come adolescente

che può trascurare

ogni  catena

12 settembre 2024

Ciro Gallo

Depressione reattiva

9 Settembre 2024

In questa barbarie

del pensiero

 

Resi inermi,

inani, gli occhi

solo rivolti

ad un io confuso

e senza margini,

stiamo rinchiusi

nel bozzolo della

nostra depressione

9 settembre 2024

Ciro Gallo

Illusione di contare

Per darti

un tono.

 

Parli

come se da te

dipendessero le sorti

del mondo

Ti guardo ed ho paura

di fare io lo stesso

ed allora mi vergogno

e taccio.

9 settembre 2024

Ciro Gallo

Sconosciuto

Ti sorrido

e non per il color

della tua pelle,

potresti essere

malvagio come

un qualsiasi altro

uomo, ma per

il disagio che ti

crea vivere in

un mondo di bianchi

9 settembre 2024

Ciro Gallo

Levare

8 Settembre 2024

A lungo a lei

ho rubato pensieri

per elaborare le mie

teorie ora questo

lo ho rubato a te

 

Sempre soffriamo

di un voler spiegare

quando tutto è chiaro

ed è il levare che

aiuta a capire

sempre aggiungiamo

un cioè anche se

come acqua è trasparente

il nostro dire

a cosa

questo compulsivo

ammassar di spiegazioni?

a cosa serve?

forse sol noi

ne abbiamo bisogno

perché insicuri

del nostro parlare

in un così incerto

comunicare.

A Pino Landonio

7 settembre 2024

Ciro Gallo

Pensa

3 Settembre 2024

Ho vissuto come

e con loro sotto 

le bombe che avrebbero

dovuto mantenere

e darmi la libertà,

nessuna differenza

ha la paura della morte,

simile io ai palestinesi

forse io meglio tenuto

perché merce di scambio

loro solo carne straziata 

e da maciullare come

dimostrazione, per mettere

crudele il terrore

ed accettare un qualsiasi

destino. 

Ho sperato di tornare

a respirare libero

come liberi dovrebbero

essere loro di muoversi

e di inspirare manciate

di quell’ aria che da sempre

gli viene negata, ora costretti

a riempirsi la bocca ed i polmoni

con la polvere della distruzione.

Pensa come abbia temuto

l’arrivo di quelli che avrebbero

dovuto liberarmi perché

farlo con le armi avrebbe significato

un rispondere con le armi

Pensa il mio animo combattuto

in quei momenti tra una possibile

liberazione ed una più probabile

morte.

Pensa i miei ultimi pensieri

quando ti sei avvicinato

ed ho capito che ormai

avrei abbandonato la vita.

Vittima anch’io di questa

crudele guerra.

Contatemi insieme

alle oltre 40 mila vittime

e i tanti dispersi.

Accomunate lo strazio

dei miei parenti a quello

dei vostri.

Nessuna differenza ha la vita umana.

3 settembre 2024

Ciro Gallo

Suggeriscimi tu le parole

1 Settembre 2024

 

Siamo al punto che non ci è permesso…

e allora.. 

Dimmi tu  come

posso descrivere

quello che vedo

suggeriscimi tu

come posso 

testimoniare

la mia sorpresa

ed il mio orrore

indicami tu come

posso manifestare

 il mio dolore

dimmi tu le parole

che posso usare

per definire il genocidio

ed il nazismo

ma tu sai usare ancora

parole veritiere?

da anni sei ormai

abituato alle tue bugie

e neghi a noi il pronunciare

la verità

1 settembre 2024

Ciro Gallo