Archivi: Ottobre 2012

Sacrificati all’altare di chi?

26 Ottobre 2012

E se fosse possibile odiare? E se fosse necessario farlo? A chi si chiede di essere politicamente corretto? A chi si chiede di essere per forza educato? Le buone maniere, il rispetto, la considerazione dell’altro sono azioni reciproche. Sono momenti paritari della vita dell’uomo. Ma e’ il destino degli uomini ( in questi nostri giorni) allo stesso livello? Non c’e’ invece differenza , al di la’ della normale fisiologia sociale? E questa differenza e’ casuale o e’ determinata? E allora  se e’ determinata c’e’ un soggetto che la determina. E se cio’ crea disparita’ dovremmo accettarla senza colpo ferire, come martiri senza un dio a cui appellarci? Sarebbe giusto di fronte ad una qualsiasi morale? Guardiamoci intorno e vediamoci come ci hanno ridotto, diseredati, a vivere in quartieri fatiscenti, zone di grandi cities finanziarie come villaggi poveri del Maghreb. Tristi, ugualmente vestiti (solo coperti) con gli orpelli del consumo dei loro introiti in mano. Mentre noi camminiamo, umidi, per strade lastricate di sporcizia, loro , all’asciutto, brindano con i proventi dei nostri sacrifici. E se decidessimo di togliere loro la forza lavoro, “la carne di porco”?

Forse oggi e’ il tempo dell’odio e dello scontro, che non vuol dire violenza ma disprezzo e resistenza, avversione ai canoni sociali della loro ricchezza.

Sacrificati all’altare di chi?

Ciro Gallo

Questo o quello per me….. : maestri o tecnici

20 Ottobre 2012

Mi sembra ancora di aspettare una mia attuazione, una concretizzazione del mio sapere , e continuo a studiare. Molto di più adesso che sono in pensione. E vedo il vuoto in cui ho lavorato, la pochezza, il pressappochismo.  Gli ammalati in mano a “commercianti”,  piccoli faccendieri, clienti di clienti. Incompetenti. E studio e scopro verità che ho dovuto elaborare da solo, senza una guida , senza un maestro. L’Italia è un paese in cui non ci sono maestri, se mai ci sono stati. E quando si sono spacciati per tali non sono mai stati all’altezza!

Ciro Gallo

Voci

18 Ottobre 2012

Il suo nome non è Giuseppe. Ma noi lo chiameremo così.
Giuseppe è un ragazzo di 25 anni, senza più nessuno in famiglia. Tutti morti, chi per malattia, chi per incidente stradale. Ora è solo. Dolce e silenzioso, è amato da tutti in reparto. Non farebbe male a una mosca. Quando è stato ricoverato non era così. Era inquieto, sospettoso … e parlava … parlava. Con chi? Parlava da solo. Parlava con un compagno invisibile che in qualche modo condizionava le sue scelte.  Sempre sbagliate. Poi, con i farmaci giusti, efficaci, eccolo lì: tranquillo, non è più un problema per nessuno. Ma è triste. Ancora più solo … senza il suo compagno padrone. L’unico con cui poteva parlare nelle lunghe notti insonni e nei giorni noiosi ed inutili.

Forse è per questo. Per non commettere lo stesso peccato che continuiamo a lasciare parlare i nostri politici. Parlano da soli. Nessuno ha più alcun interesse per quello che dicono. Parlano di economia. Parlano di contrasti interni ai partiti. Parlano di elezioni in cui saranno in pochi a votare. Parlano da soli e non lo sanno. Lasciamoli fare se sono contenti così.
Basta che non facciano più danno.

Sans Atout

HONI SOIT QUI MAL Y PENSE

14 Ottobre 2012

Sia vituperato chi ne pensa male!

Un presidente di regione i cui consiglieri cadono ad uno ad uno nelle mani della giustizia comune per reati di ogni tipo. Un allenatore di calcio i cui giocatori in due anni diversi ed in due squadre diverse sono anch’essi incappati nelle maglie della giustizia ( non soltanto sportiva ). Curiosamente però loro non ne sapevano nulla. O al massimo ne avevano avuto qualche sentore, ma avevano ritenuto di chiudere un occhio … benevolmente. E poi la presidentessa di un’altra regione … ed il segretario dell’ormai primo partito d’Italia e quello di un piccolo partito. Nessuno sapeva che nella loro ombra loschi figuri pescavano nel torbido. E qualcuno vorrebbe far credere che non potevano non sapere!
Ma da quando la testa sa cosa fanno le mani?

 

Sans Atout

La convocazione (ovvero del Caligola)

9 Ottobre 2012

Ipse, omnes, x.

Ipse.  Signori vi ho convocato per farmi incensare, (apre una finestra) guardate che meraviglia che è   diventato il nostro ospedale !
Omnes.  (Corrono verso la finestra spingendosi urtandosi, scostandosi ) Che meraviglia !!
Ipse. Comodi, tutti ai vostri posti e non fate rumore con le sedie.
Omnes. (Quasi in punta di piedi, sollevano con entrambe le mani la propria sedia, la sistemano e si siedono.) In coro: Non abbiamo fatto alcun rumore, siamo stati bravi.
Ipse. Bravi ,bravi…. Mi piacerebbe che nessuno tossisse oltre che naturalmente star zitto.
Omnes. (Si portano immediatamente le mani a coprire naso e bocca come a frenare un accesso di tosse ed annuiscono all’unisono con la testa.)
Ipse. (Tira fuori una scatola dalla tasca e la pone sul tavolo) Ad ogni buon conto qui ci sono delle caramelle. Ve ne tocca solo una, e tu X non fare come l’altra volta che ne hai preso tre.
X. Abbassa lo sguardo ossequioso.
Ipse (Con aria di rimprovero e richiamo) Per favore non genufletterti così tanto, lo so che i minuetti che mi fai sono solo per la paura che io ti mandi a casa e così i tuoi interessi…..
Omnes. ( Tutti tranne X ridono e si  guardano compiaciuti ammiccando.)
Ipse. Di che vi meravigliate!?Voi siete uguali. Almeno lui rappresenta qualcosa,….. non è che mene freghi  alcunchè, comunque è sempre utile per il mio ruolo pubblico avere qualcuno noto da mostrare. (Breve pausa) Voi chi siete? Eccellenti sconosciuti, vi ho collocato io sui vostri scranni. (Sorride malizioso a faccia larga.). ( Tra sé e sé) Mi piace l’opera dei pupi! ( Con fare gentile) Avete qualcosa da dirmi?
Omnes. (Presi alla sprovvista come se impreparati ad una interrogazione restano zitti.)
Ipse. Non avete niente da dirmi, anzi non dovete mai dirmi niente, sono solo io che dico! (Come ricordandosi ) Ah!  vi avevo convocato io. Vedo che tutto va bene, che le cose vanno, che i cantieri ci sono, che risparmiamo. Questo era quello che dovevamo fare. Vogliamo forse sottilizzare sul grado di salute che diamo all’ammalato? Mi fanno arrabbiare quegli intellettuali moralisti quando parlano di accoglienza , di soddisfazione, di vivibilità dell’attenuazione del trauma dello stare in ospedale! Ricordatevi (Scandendo le sillabe e modulando la voce) il nostro imperativo è ri -spar- mi-a-re !
Omnes. (Annuiscono.)
Ipse. Non ci faremo impietosire da anziani, poveri, extracomunitari. Sono in difficoltà? Colpa loro, potevano pensarci prima. Una bella assicurazione e non avrebbero avuto alcun problema!
Chi cazzo glielo fa fare a questi altri di venirsi ad ammalare a Milano! Perché non sono rimasti a casa loro?
Omnes . ( Ridono alla battuta)
Ipse. Gli infermieri si lamentano che non possono mettere in pratica la loro professionalità, che l’assistenza data agli ammalati non è quella che vorrebbero? Io dico loro (con imperio) :”fate già tanto!”. Che cosa meritano questi? Dove credono di essere al Grand Hotel? Tanto a casa loro vivrebbero meglio? Ripeto: fate già troppo!” E poi voi non siete mica infermieri da clinica privata! (Con disgusto) Voi siete gente da ospedale pubblico e per giunta in perdita!
Omnes. (Fanno cenni calorosi di consenso)
Ipse. Dicono che il cibo è immangiabile, che la frutta non è buona neanche per i cavalli…..?! ( Si interrompe .. gli sovviene il motivo dell’incontro…… Fa un cenno ad un usciere che apre una porta. Scompare un attimo e ritorna tenendo per le briglie un cavallo.  Con enfasi e sarcasmo ) Vi annuncio che ho deciso di investire della carica di primario il mio cavallo! Anzi… di capo di tutti voi primari !
Omnes. (Faccia di preoccupazione e sconcerto).
Ipse. Di cosa vi stupite?!Voi siete degli asini, lui è un cavallo quindi per legge di natura vi è superiore! (Cambiando atteggiamento, con fare paternalistico) Su da bravi venite a congratularvi col vostro nuovo collega.
Omnes. (Corrono e si avvicinano al cavallo. Qualcuno tenta di sollevargli uno zoccolo, beccandosi una musata in testa!)
Ipse. (Soddisfatto) Mi piacciono i medici, specie se primari, sono gentili, coraggiosi e soprattutto di idee aperte!

Ciro Gallo

Epistolario : Lettera di raccomandazione

7 Ottobre 2012

Caro Guido,  ti invio il curriculum di Adrian. Spero tu possa fare qualcosa.

Ognuno di noi ha il dovere di aiutare gli altri. Noi in particolare,  in quanto medici, di aiutare chi (soprattutto se giovane)  ha avuto le speranze e le aspettative oscurate dalla malattia. Un buio psicologico di scarsa fiducia di sè.

Tu personalmente perchè prossimo al potere. Quest’ultimo oggi , come atto di riscatto, si muova per tutti, non solo per pochi.

Grazie.

Ciro

The intellectual lama

2 Ottobre 2012

I chew on knowledge all day through
Some theories old some theories new

I struggle for ideas to rise,
Upon my screen before my eyes

But more and more I start to think
That I am on the verge and brink

Of breaking both my jaw and tooth
Chewing ideas to find the truth

Cocca di Mamma