La convocazione (ovvero del Caligola)

9 Ottobre 2012

Ipse, omnes, x.

Ipse.  Signori vi ho convocato per farmi incensare, (apre una finestra) guardate che meraviglia che è   diventato il nostro ospedale !
Omnes.  (Corrono verso la finestra spingendosi urtandosi, scostandosi ) Che meraviglia !!
Ipse. Comodi, tutti ai vostri posti e non fate rumore con le sedie.
Omnes. (Quasi in punta di piedi, sollevano con entrambe le mani la propria sedia, la sistemano e si siedono.) In coro: Non abbiamo fatto alcun rumore, siamo stati bravi.
Ipse. Bravi ,bravi…. Mi piacerebbe che nessuno tossisse oltre che naturalmente star zitto.
Omnes. (Si portano immediatamente le mani a coprire naso e bocca come a frenare un accesso di tosse ed annuiscono all’unisono con la testa.)
Ipse. (Tira fuori una scatola dalla tasca e la pone sul tavolo) Ad ogni buon conto qui ci sono delle caramelle. Ve ne tocca solo una, e tu X non fare come l’altra volta che ne hai preso tre.
X. Abbassa lo sguardo ossequioso.
Ipse (Con aria di rimprovero e richiamo) Per favore non genufletterti così tanto, lo so che i minuetti che mi fai sono solo per la paura che io ti mandi a casa e così i tuoi interessi…..
Omnes. ( Tutti tranne X ridono e si  guardano compiaciuti ammiccando.)
Ipse. Di che vi meravigliate!?Voi siete uguali. Almeno lui rappresenta qualcosa,….. non è che mene freghi  alcunchè, comunque è sempre utile per il mio ruolo pubblico avere qualcuno noto da mostrare. (Breve pausa) Voi chi siete? Eccellenti sconosciuti, vi ho collocato io sui vostri scranni. (Sorride malizioso a faccia larga.). ( Tra sé e sé) Mi piace l’opera dei pupi! ( Con fare gentile) Avete qualcosa da dirmi?
Omnes. (Presi alla sprovvista come se impreparati ad una interrogazione restano zitti.)
Ipse. Non avete niente da dirmi, anzi non dovete mai dirmi niente, sono solo io che dico! (Come ricordandosi ) Ah!  vi avevo convocato io. Vedo che tutto va bene, che le cose vanno, che i cantieri ci sono, che risparmiamo. Questo era quello che dovevamo fare. Vogliamo forse sottilizzare sul grado di salute che diamo all’ammalato? Mi fanno arrabbiare quegli intellettuali moralisti quando parlano di accoglienza , di soddisfazione, di vivibilità dell’attenuazione del trauma dello stare in ospedale! Ricordatevi (Scandendo le sillabe e modulando la voce) il nostro imperativo è ri -spar- mi-a-re !
Omnes. (Annuiscono.)
Ipse. Non ci faremo impietosire da anziani, poveri, extracomunitari. Sono in difficoltà? Colpa loro, potevano pensarci prima. Una bella assicurazione e non avrebbero avuto alcun problema!
Chi cazzo glielo fa fare a questi altri di venirsi ad ammalare a Milano! Perché non sono rimasti a casa loro?
Omnes . ( Ridono alla battuta)
Ipse. Gli infermieri si lamentano che non possono mettere in pratica la loro professionalità, che l’assistenza data agli ammalati non è quella che vorrebbero? Io dico loro (con imperio) :”fate già tanto!”. Che cosa meritano questi? Dove credono di essere al Grand Hotel? Tanto a casa loro vivrebbero meglio? Ripeto: fate già troppo!” E poi voi non siete mica infermieri da clinica privata! (Con disgusto) Voi siete gente da ospedale pubblico e per giunta in perdita!
Omnes. (Fanno cenni calorosi di consenso)
Ipse. Dicono che il cibo è immangiabile, che la frutta non è buona neanche per i cavalli…..?! ( Si interrompe .. gli sovviene il motivo dell’incontro…… Fa un cenno ad un usciere che apre una porta. Scompare un attimo e ritorna tenendo per le briglie un cavallo.  Con enfasi e sarcasmo ) Vi annuncio che ho deciso di investire della carica di primario il mio cavallo! Anzi… di capo di tutti voi primari !
Omnes. (Faccia di preoccupazione e sconcerto).
Ipse. Di cosa vi stupite?!Voi siete degli asini, lui è un cavallo quindi per legge di natura vi è superiore! (Cambiando atteggiamento, con fare paternalistico) Su da bravi venite a congratularvi col vostro nuovo collega.
Omnes. (Corrono e si avvicinano al cavallo. Qualcuno tenta di sollevargli uno zoccolo, beccandosi una musata in testa!)
Ipse. (Soddisfatto) Mi piacciono i medici, specie se primari, sono gentili, coraggiosi e soprattutto di idee aperte!

Ciro Gallo