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La V di Minerva

5 Aprile 2024

Avevano deciso di marinare la scuola ed andarsene a zonzo, in un giorno sereno di sole, Ilaria , Isotta e Sofia. Libere per la città. Un bel giro si erano fatte, ma ad un certo punto si erano perse. Avevano guardato le insegne sui  muri ma non trovavano la direzione, il cammino indietro. C’era scritto qualcosa su di esse ma non capivano bene. E giravano, giravano a vuoto. Leggevano;” ia lontano da casa, ia lontano da scuola”. Camminavano, cercavano di orientarsi , non si raccapezzavano. Andavano in tondo, sempre negli stessi luoghi. A tutte le strade mancava qualcosa. Si persero di coraggio, cominciarono ad avere un pò di paura. Si misero a piagnucolare. Ma la fortuna delle bambine sempre molto comprensiva e gentile venne in soccorso. Incontrarono per caso la loro amica e compagna Minerva che quel giorno era uscita prima da scuola. A vederle  chiese  perché piangessero e quelle con qualche singhiozzo spiegarono che si erano perse perché non capivano cosa volessero dire le scritte sui muri. Mancava qualcosa che le potesse aiutare a decifrarle. Allora Minerva  guardò  su un muro  una insegna di marmo in cui era scritto :”ia verso casa”. restò per un attimo perplessa, poi esclamò:”risolveremo il problema, metteremo a posto le cose per capire dove andare!” Lesse :”ia di qua, ia di là”. Intuì subito, in un lampo comprese che alle scritte mancava una lettera. Mancava una V! Ma come fare? Nessun negozio, nessuna cartoleria nei paraggi vendeva alfabeti. Non si perse d’animo e disse alle amiche facciamo una cosa, io non mi chiamo Minerva?! Da questo momento prenderò dal mio nome la V, mi chiamerò per questa occasione Minera, e la presterò a tutte le scritte “ia”. Come per magia con la V di Minerva, ora Minera, le insegne diventarono via degli alberi, via del cortile della scuola, via dell’ingresso della scuola e per ultimo via di casa. Così ognuno tornò felice dai propri familiari e Minera contenta della sua magia, andata a casa dei nonni, nella sua stanza dei giochi, e trovato un alfabeto con tanti doppioni prese una V l’aggiunse al nuovo nome e ritornò a chiamarsi Minerva.

26 marzo 2024

Ciro Gallo