Autismo è metafora dell’incomunicabilità.
Autistica è tutta la nostra vita.
Su un letto-altare
immoti sacrificali,
uno accanto all’altra.
Unica percezione è
il polpaccio sudato
sulla caviglia.
Inarticolati suoni pronunciamo,
non significanti.
Impenetrabili siamo al significato.
Sola comunicazione è
il discorso tronco del pensiero.
Domande che cancellano già le risposte,
spiegazioni a quesiti oscurati dal tempo,
slegate dai momenti contingenti di desiderio di vita,
giustificanti l’essere ed il disagio
provocato da cause imprecise, fugaci,
riguardanti l’impercettibile
immanente altro che ci condiziona.
11-agosto 1998
Ciro Gallo