Io capisco
la mia fragilità
non mi sminuisce
accettarla.
Non stupirti
non stupirti di me
se più non resisto
all’eterno mio spasimo,
anche questo pomeriggio
di un sole nostalgico
uscito discreto dopo
i giorni di pioggia
e la dolcezza dei
cumuli illuminati
bianchi di nubi
non mi rasserenano,
non stupirti se ad
esso non resisterò
lo ho fatto per
tutti i miei anni
non stupirti se
guardando i volti
di inspiegabile tristezza
di chi vicino sento
io faccio mia la mortificazione
di un dolore senza colpa
che silenzioso consuma
avvilendo persino il corpo
non stupirti io lo conosco
è da sempre a me compagno.
Non sorprenderti.
24 maggio 2024
Ciro Gallo