Non si può pretendere
nemmeno pensare
che tu col mestiere
che fai e per quel
che sei pagato
sia tutto il tempo
compunto a considerare
chi hai sottomano
e stai vestendo
ed allora ti distrai
e resti con la sigaretta
accesa in bocca
mentre la cenere mi
cade sopra ed
io impietrito pallido
ormai insensibile
sto là con la mia faccia
che ha preso un’aria
stupida, della
sua intelligenza sono
andato a lungo fiero,
e tu mi rivolti mi giri
mentre un filo di bava
mi esce dalla bocca
e imbratta il
tavolo anatomico
non posso pretendere
che tu ti domandi
chi è ancora, non
chi è stato colui
che sballottoli incurante
a volte con fastidio
e disgusto per l’olezzo
questo tu fai per mestiere
e non con mani partecipi
impossibile che tu le abbia
per quel che ti pagano
ed allora io tento di
non finire in esse e cerco
il modo di scomparire
evitando a quegli altri
l’ipocrita compunzione.
10 maggio 2024
Ciro Gallo