Ciò che scrivo è intimista. Dipende da ciò che sento che nasce da quello che percepisco all’esterno, che è un mondo a se stante, dalla sua introiezione, il mio esterno, e dall’io interno, già presente. Quello genetico, ancestrale, arcano, scarsamente conoscibile. Entrambi vivono vicini, al limite l’un dell’altro. A volte si sovrappongono in alcune loro parti formando un mosaicismo dell’io: altri io vengono formati. Alcuni di questi ci aiutano a capire parti( aspetti) dell’io interno usando il “linguaggio”di quello esterno, che aiuta la comprensione anche di quest’ultimo. In generale entrambi restano oscuri, solo in alcuni aspetti conosciuti.
Mosaicismo. Presenza, in un individuo pluricellulare, di due o più linee genetiche diverse, ossia di diversi patrimoni genetici all’interno di uno stesso individuo che vengono espressi contemporaneamente.
Improvviso è
un vuoto depressivo
insorto senza mio
comprendere la causa
che sento però agire
nel mio corpo come
un irrequieto abbandono
per una ragione che
pur mia non conosco
mi chiedo da quale parte
del mosaicismo dell’io
provenga, mi sforzo di
trovar il linguaggio
interpretativo contenuto
nella contaminazione che
dall’esterno è penetrata
attraverso i segnali del mondo
che ho elaborato come segni
rappresentativi totali
dell’io che sembra a me essere
in un gioco di raffronti
tra l’io che ero già e
quello che, estraneo, ho
introiettato rendendolo mio
risiedono entrambi vicini,
a limite l’un dell’altro, solo
a volte sovrapponendone
parti incrociando esperienze
favorendo un nostro se pur
parziale conoscerci.
11 dicembre 2023
Ciro Gallo