Presi a prestito, io guardo le donne
con gli occhi mortali di dio.
Dio creò prima Eva dell’uomo. È fu la più perfetta e meravigliosa delle creature, ed egli la vagheggiava nel paradiso terrestre , ed il suo corpo armonioso, i suoi seni rotondi e lisci con la loro areola scura ed il pube venereo oscuravano la beltà dei fiori e la rigogliosità degli alberi. La rimirava e la rimirava, frutto del suo pensiero, e di esso non poteva farne a meno, in maniera compulsiva, se per dio si può dire, sempre presente in lui, quasi a diventare, così come è dio, pensiero. Dio Eva, Eva dio. Ma questo influenzava il su0 potere creativo, lo limitava nell’atto della sua creazione. Identità del creato col creatore. Così la ripartorì, dando a lei però il potere di generare, di portarsi dentro una capacità creativa. La limitò un poco, perché una cosa creata da lui non avesse la superbia di un dio. La fece addormentare, e fu a lei che tolse la costa, e con essa costruì Adamo, perché gli desse ciò che egli le aveva “sottratto” per completarla nella sua creatività. Solo con questo intento, non per altro, lo fece apparire.
Come questo semplice strumento sia poi diventato potente è stato il vero atto del serpente.
Ciro Gallo