Mi faccio forza e, ora che Renzi ha tolto, con le sue circonvenzioni, ogni speranza e reso afasici noi di sinistra, ora che non esiste più’ un partito di sinistra e che quella cosiddetta radicale è soltanto un ritratto polveroso e decadente e nonostante tutto ancora autoreferenziale e narcisista, pubblico dopo mesi quanto sotto.
Stanchezza mi assale. Difficile mi é lo scrivere. Il valore di esso mi chiedo in questo momento. C’é nell’atto del pensare, nel mettere per iscritto, uno scopo, un desiderio. Niente a che fare con l’insegnare ad altri ma con un comunicare a se stessi, una speranza. Un aspettarsi che l’incompiutezza a cui sei legato possa finalmente avere una sua completezza e farti uscire così dall’ inutile funzione. Il valore dell’uomo, non quello del produrre: dormire , alzarsi, lavorare, mangiare, dormire , all’infinito ripetuto. Un vivere meccanico. Una mente sterile, di ferraglia, in continuo movimento statico, nessuna coscienza di sé.
Effimere apparenze ci avvolgono: menzogne di una attuazione felice. Illusione di un esistere, costruito per funzioni estranee al fermarsi per considerare. Nessuna progressione. Posizione definita, fissa, immutabile : ruolo da altri deciso. Svuotati di ogni diritto di essere.
Ciro Gallo