UOMINI ( E DONNE ) E CAPORALI

22 Ottobre 2013

 

Un papà di Arezzo è stato condannato ad un mese di carcere, per uno schiaffo al figlio di sei anni. Collateralmente, ma forse no, è stato anche condannato a pagare un risarcimento alla madre del bambino, da cui nel frattempo si era separato legalmente.

Leggo la notizia e leggo i commenti dei lettori, che, prevedibilmente, si schierano in due opposte fazioni: chi sostiene con forza la valenza educativa degli “scapaccioni” e chi nega ogni valore positivo alle pene corporali, ritenendole anzi addirittura controproducenti.

Non mi schiero né con gli uni né con gli altri. Penso: “ma i panni sporchi non si lavavano in famiglia?” No, se la famiglia non c’è. Anzi i figli diventano armi improprie per fare del male all’ex coniuge o procurarsi una gratificazione economica personale. Ben inteso: non mi riferisco in concreto al caso citato, di cui non so nulla e che non posso giudicare. È solo l’amara constatazione che la famiglia, primo nucleo di vita sociale, sta perdendo sempre più di significato, a favore di un individualismo sempre più spiccato, quasi estremo.

E ciò non si rispecchia anche nel sociale? Lascio la risposta a chi ha gli occhi per vedere e le orecchie per sentire.

P.S.                 Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Attendo con fiducia che tutti coloro che hanno dato uno schiaffo a un figlio ( magistrati compresi ) si costituiscano al più presto, in nome dell’uguaglianza di fronte alla legge. Siamo uomini o caporali?

Sans Atout.

A proposito di caporali

22 Ottobre 2013

A chi non é capitato mai di fare il gesto dell’ombrello? A volte lo si fa per sdrammatizzare una situazione in maniera ridanciana, senza dargli un valore effettivo. Altri sono i gesti e le azioni volgari ed offensive, di più quelle meno appariscenti.

Alzi la mano chi, avendo dimenticato di pagare una multa, al recapito di un avviso di mora molto più caro, non abbia pensato male di Equitalia. Anche il più onesto dei cittadini, di quelli che sanno il valore del pagare le tasse.

Ma non c’era stata una levata di scudi contro le “vessazioni” di questo  ente? I leghisti in prima fila, col ganascia Salvini come portabandiera! Anche Brunetta aveva avuto da ridire. Sì, l’encomiabile onorevole, del partito dell’abolizione della propria IMU.

Ora tutti contro Maradona, per un infantile gesto di un uomo che non ha responsabilità governative ,  che non siede in alcun parlamento e che si dichiara non evasore. E noi abbiamo il dovere di credergli, fino a prova del contrario.

Per lui non ci sono stati garantisti. Quegli stessi pronti a stracciarsi le vesti, a scoprirsi il petto quando si tratta di Silvio Berlusconi e che lo salveranno dalla decadenza.

Nessuno di noi normali ha visto, nel gesto di Diego Maradona, un invito a non pagare le tasse. É stato solo un atteggiamento popolare, che il popolo onesto capisce, di chi intende dire: la volta scorsa mi hanno sequestrato orologio ed orecchini, anche se io mi sono sempre dichiarato non evasore, stavolta non li ho con me, così evito di farmeli portar via.

Lo ha fatto in modo colorito, da figlio del popolo, sincero, forse un poco sentendosi “autorizzato”, per l’amore che ha saputo originare in esso.

Stupisce che fra i tanti caporali, a gridare allo scandalo, ci sia stato in prima linea l’on. Fassina, che noi stimiamo per quell’aria seria da seminarista.

A Maradona  bisognerebbe perdonare qualsiasi cosa,non certamente non pagare le tasse ( quanto alla coca basta guardarsi in giro o frugare nelle tasche di alcuni censori e loro affini) , per il sublime che il cielo gli ha concesso e che egli ha voluto condividere con noi, perché ha reso partecipi milioni di persone dell’arte e dell’armonia per mezzo di un pallone.

Che cosa ci hanno dato e ci danno tutti questi catoni?!!?

Ancor peggio che caporali, ipocriti!!

Ciro Gallo