A latere

25 Giugno 2013

Non se ne può più. Non ne posso più di Berlusconi, delle olgettive, delle puttane, di Ferrara, cosi’ autodefinitosi, di Travaglio, barra di supporto. Basta. Abbiamo noi problemi più importanti, grandi e piccoli, quelli degli uomini normali.

Per me Berlusconi avrebbe potuto fare qualsiasi cosa (ognuno è responsabile del proprio decoro, della propria moralità  e del rispetto della legge)  se non avesse contribuito  a creare la situazione economica in cui ci troviamo e non avesse fortemente accelerato la decadenza culturale di questo paese. Ha consegnato la nazione al ridicolo.

Non è in effetti la sentenza Ruby a cui sono interessato, poco appealing, ma ad una questione a latere. Alle 33  persone che saranno chiamate, con grande probabilità, a rispondere di falsa testimonianza. Non a tutte, non oltremodo interessanti, solo a Carlo Rossella. Gentile elegante signore, dai modi affettati, con una gestualità raffinata e misurata. Un uomo con un eloquio piatto, per niente interessante, quasi inconcludente, ma pronto a descrivere con fare ingenuo le piccole, innocenti festicciole in famiglia di Arcore.

In verità però il mio interesse non è neanche questo, è ancora più a latere. E’ rivolto ad un suo intimo amico, altrettanto raffinato, con la R moscia, abituato al subcomandante Marcos ed ai salotti sofisticati. Quel Fausto Bertinotti che ci ha deliziato con le sue narrazioni rivoluzionarie, col movimentismo, che con la sua mano sinistra gesticolava un futuro del “sol dell’avvenir”. Quello stesso Fausto che per un socialismo imminente, dietro la porta, ha fatto cadere un governo Prodi. Aprendo involontariamente, e qui’ è il danno e la scarsa capacità politica, la strada alla destra incolta berlusconiana.

Cosa farà se e quando il suo intimo sarà processato? Sarà con i giudici e nel contempo molto solidale ed affettuoso con Carlo. La schizofrenia è nelle prerogative dell’uomo.

Bertinotti oggi frequenta il bell’ambiente, dove si trova a suo agio. Serve sempre una figura distintiva di “sinistra”. E’ trendy , anzi cool. Non importa se in mezzo ci sono uomini di destra. A Bertinotti noi, a cui per un breve periodo abbiamo dato ascolto, vorremmo dare un consiglio: “lasci il suo studio di ex presidente della camera, con tutti i privilegi, rinunci alla parola e si ritiri in eremitaggio a pensare ai suoi errori e a quelli che ha fatto compiere alla sinistra. Ce lo deve.

Questa non è a latere , è una centrale questione morale!

Ciro Gallo