Il figlio bastardo

11 Aprile 2013

Non ci penso nemmeno a commentare la morte di Margaret Hilda Roberts , in “arte” Tatcher, il nome del marito. Non ne ho le competenze, quasi come tutti gli attuali giornalisti italiani. Nessuno capace di un ritratto oggettivo, solo retorico e/o beatificante. Questo  succede quando non si conosce o quando si vuole nascondere la reale verità dell’argomento. Solo un ricordo il mio e forse una considerazione.

Ero ad Edimburgo negli anni del fulgore della “signora” e ho vissuto, da testimone, l’impoverimento delle classi meno abbienti e l’iniziale attacco al servizio sanitario nazionale britannico. Seguivo da presso, perchè medico al WGH, le agitazioni degli infermieri e attraverso la stampa e la televisione le lotte dei minatori di Arthur Scargill.

E’ stato alla televisione  che mia figlia di due anni e mezzo la vide per la prima volta. Non so se capisse o se a quell’età potesse essere influenzata dalle idee politiche dei genitori. Sta di fatto che da quel momento, tutte le volte che la  vedeva esclamava: “guarda la bruttazza!”.

Danni ha fatto la Tatcher ai lavoratori e alle classi subalterne britanniche. Danni la sua ideologia alla politica internazionale ed europea in particolare. Da quel momento molta sinistra, credendosi realista, si è convertita: ha sposato il mercato! Alla fine quando non è servita più è stata costretta a dimettersi, sostituita da John Major. In quel momento serviva un conservatore morbido.

Per anni ne sofferse e se ne lamentò lady Margaret, sentendosi tradita nei suoi ideali. Fino a quando all’orizzonte comparve colui che ella stessa defini’ il suo erede, un “suo figlio”. Bastardo però, come quelli che portano un nome diverso da quello del vero padre. Si riferiva a Tony Blair che , bastardo perchè liberista, il suo cognome naturale, portava invece quello del Labour party!

Questo bisogna che ricordino certi dirigenti del PD, facili agli innamoramenti.

Ciro Gallo