Mario Balotelli avrebbe potuto sfruttare il suo talento calcistico e la sua notorietà per fini molto più alti di quelli personali ed egoistici. Visto quello che ha subito, avrebbe potuto impegnarsi per il riconoscimento effettivo della dignità di tutti gli italiani di origine africana e di tutti quegli “italiani” nati quà da genitori immigrati. Invece ha accettato di essere definito dai Berlusconi “mela marcia” e “negretto di famiglia” senza colpo ferire. Capiamo il suo amore per il Milan, ma la dignità sua e di quelli come lui?
A quando, entrando nella casa della Famiglia, vorranno che si rivolga a loro con sahib e bwana?!!?
Ciro Gallo