L’imbarazzo diventa totale quando si pensa che le voci contro le celebrazioni per la festa della Repubblica si siano levate solo ora, dopo il terremoto in Emilia. Giustissima la partecipazione al dolore. Ma quattro milioni di euro, spesi per una cerimonia, davanti ai suicidi e alla disperazione per i fallimenti di imprese e famiglie, dovuti alla crisi, sarebbero passati sotto silenzio? Non sarebbero stati un insulto? E’ questa serietà, sobrietà, sensibilità?
C’è oggi ancora chi insiste per i festeggiamenti, anche se in tono minore ( a soldi già spesi), chi invita a non piangerci addosso. Ci da dei deboli, ci dice praticamente che siamo emotionals senza carattere.
Per favore smantelliamo quest’altro cerchio magico, cosi’ la smetterà di dire banalità o peggio ancora supponenze!
Ciro Gallo