Siamo in trepidante attesa di veder ricomparire la ministrella Elsa, da tempo assente dalla ribalta. Aspettiamo con timore da un giorno all’altro la sua ricomparsa, con la paccata di miliardi che ha promesso ai lavoratori, e soprattutto con la contropartita che proporrà in cambio sulla riforma del lavoro.
Gli altri ministri che appaiono invece in questi giorni sui luoghi delle sofferenze e delle disgrazie recenti, rivelano tutta la loro estraneità alla vita reale del paese, la loro inadeguatezza a dire qualcosa di sensato e congruo al loro ruolo. Rivelano cioè quello che sapevamo sin dall’inizio, e cioè che questo governo di tecnici non rappresenta nessuno ed è altamente inadeguato: Monti, si sa, è la voce della finanza internazionale , fa quello che gli è stato chiesto di fare , e lo si vede bene; ma i ministri della giustizia e degli interni chi sono se non professioniste scelte, senza alcun criterio nè merito speciale, da non si sa chi? Di cosa possono parlare ed in nome di cosa agli italiani loro connnazionali che soffrono ? Possono al massimo dire ovvietà che chiunque di noi potrebbe dire, come ” sono indignata come genitore e come cittadino”. A quali valori, principi civili o politici si ispirano? Perchè sono lì? In nome di cosa pensano di poter parlare ? Forse in nome del successo conseguito nelle loro carriere professionali, che le hanno fatte distinguere per il loro reddito elevatissimo? Non certo per particolari meriti civili o sociali.
Nina