Non ho mai amato vedere la gente triste, abbattuta immediatamente dopo una speranza di vittoria, svanita in un attimo, per un calcio da 11 metri. Ho sofferto per Cambiasso ai mondiali tedeschi. Ah, si’ ai tedeschi mi riferisco, alla finale di champions league. Per un attimo ho sentito tristezza per la faccia sperduta di Lahm , mi sono immedesimato nell’accasciamento di Bastian Schweinsteiger. Per un attimo però. Poi mi sono ricordato che circa mezz’ora prima, al goal di Muller, lo speaker, che avrebbe dovuto essere neutrale , ne aveva scandito il nome ripetutamente a squarciagola, insieme ai tifosi del Bayern, come si fa quando una squadra gioca in casa. Mi sono tornate in mente la sicumera, la convinzion di potenza, la certezza di vittoria, il senso di superiorità dei dirigenti tedeschi e soprattutto il popolo greco, noi mediterranei e tutti i pigs ed ho rivisto la scena del rigore di Schweinsteigher stamparsi sul palo, e me pensare d’impeto : ” allora Dio non è completamente tedesco!” e alla trasformazione di Drogba esclamare : “Prima la vittoria di Hollande in Francia, quindi l’affermazione di siryza in Grecia, ora il Chelsea ,campione d’Europa ,a Monaco di Baviera. Decisamente no, Dio non è tedesco!”
Che Cameron però non si illuda che l’ Onnipotente sia inglese!
Ciro Gallo