Archivi: Aprile 2012

Champions League

27 Aprile 2012

A vederlo così, inginocchiato, egli che era stato sicuro di sè, sprezzante nella blasfemia della verità, ci è venuto un nodo in gola, una incazzatura irrefrenabile. Noi abbiamo amato Mourinho. Era diventato grande e ci aveva fatto diventar grandi. Triplete è diventato il nostro vocabolo, il nostro verbo, il nostro presentarsi. Atto di superstizione o pregava? Crediamo entrambi. Ma perchè Dio avrebbe dovuto miracolare lui? Poi abbiamo visto avvicinarsi al dischetto di rigore Sergio Ramos; Sergio Ramos !?!?  abbiamo esclamato. La risposta ce l’ha data il pallone, svirgolato cinque metri sopra la traversa. Neanche Dio ci ha potuto.

Si è alzato inebetito e si è avviato verso gli spogliatoi, privo di pensieri. Solo uno gliene ronzava nella testa:”Non sono servite le mie preghiere. Che anche Dio sia tedesco ?!?”

Ora noi aspettiamo, il 19 maggio, la sfida tra Chelsea e Bayern. Che Dio salvi almeno la regina!!

Ciro Gallo

Liberazione ai tempi di Monti

25 Aprile 2012

La libertà va declinata giorno per giorno, creando sempre più nuove condizioni e forme di essa. Libertà è anche esser liberi dal bisogno. E’ egualità, equità,  possibilità uniforme di acquisizione sociale e culturale. Libertà è  non vedersi espropiati della speranza, muoversi liberi, viver sereni, senza il sovrapiù di imposte preoccupazioni. E’ aprirsi alla vita in ogni periodo del nostro esistere, è non chiudersi in una procurata tristezza del vivere.  Ma la  vera domanda è : “siamo noi oggi in Italia liberati e liberi? La risposta è sulle nostre facce, nelle nostre angosce e più pragmaticamente nei nostri salari. E soprattutto la risposta sta nella messa in mora della democrazia dei molti da parte del potere finanziario dei pochi.

Ciro Gallo

Jesus. A proposito di una lettera al Corriere

21 Aprile 2012

Non ho parole per commentare l’amarezza che traspare da una lettera certamente dettata anche da livore, senza dubbio non immotivato e probabilmente giustificabile dalle circostanze che lo hanno causato. Ancor meno ho parole per commentare le irragionevoli e tristi argomentazioni di chi ancora difende l’indifendibile o si rivolta come un cane a cui è stata pestata la coda, cercando di azzannare una donna forse non senza peccato, ma che ora ha il solo torto di essere annichilita dalle circostanze. Le parole sono già state scritte un paio di migliaia di anni fa: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono,  fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere,  perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle, ma loro non vogliono muoverli neanche con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: … omissis … amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze … omissis …Guai a voi,  scribi e farisei ipocriti,  che pagate la decima della menta,  dell’aneto e del cimino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge:  la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.  Guide cieche,  che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,  che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, mentre all’interno sono pieni di rapina e di intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere,  perché anche l’esterno diventi netto!  Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,  che rassomigliate a sepolcri imbiancati:  essi all’esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.” (Matteo 23,1,2)

P.S. Da ateo osservante …  la citazione era d’obbligo. Non ho potuto farne a meno.

Sans Atout

Tecnici e psicopatologia

20 Aprile 2012

La nostra eroina, chiamiamola ancora per convenzione  Elsa, eludendo la blanda sorveglianza dei “guardiani”,  ne ha combinato ancora una delle sue. Voleva imporre il pagamento dei tickets  sanitari ai disoccupati e ai loro familiari. Non so se questa  sia somma immoralità o  estrema  insanità.  Sfugge sempre al controllo del suo capo o anch’egli è consenziente, compreso il gran dottore ella Repubblica italiana?

Ciro Gallo

New Economic Policy

16 Aprile 2012

 

L’FMI ci avvisa che un ulteriore aumento dell’aspettativa di vita risulterebbe insostenibile sul piano economico.

 

In Europa già ci si appresta a formulare una nuova soluzione: eutanasia per motivi economici (senza possibilità di reintegro…).

 

Cocca di Mamma

Innamoramenti, volontari e riservisti

14 Aprile 2012

Come due innamoratini, cinguettano l’un l’altro. Contenti noi di sapere che certi sentimenti non han tempo. L’uno dice di essere un volontario, quando in effetti è embedded al potere finanziario e per esso in missione. L’altro, con mal celata soddisfazione di sè,  afferma  di essere un riservista. Si è autorichiamato ! Noi lo abbiamo visto da sempre là,  in mezzo ai suoi colleghi politici.

Del volontariato dell’uno i lavoratori non han bisogno e ne farrebbero volentieri a meno. Quanto all’altro, torni pure nella riserva e ci resti, ormai è tempo!

Ciro Gallo

Pangloss, la ministra

10 Aprile 2012

Un’ambulanza  a sirene spiegate,  al pronto soccorso di un grande ed accreditato ospedale. Trasporta una ministra, colta da violente coliche addominali; diagnosi addome acuto. Urge intervento chirurgico per sospetta appendicite acuta. Di notte. Entra in camera operatoria dove l’attende il team di guardia. L’anestesista pronta per il terzo intervento della nottata, a fatica cerca di non sbadigliare. Nonostante l’ennesimo caffè per tenersi sveglia, le è sempre più difficile scattare in piedi e raccogliere lucidità mentale e forze fisiche per iniziare l’intervento delle 3 di notte. Non c’è nulla da fare, da quando ha compiuto i 63 anni niente può aiutarla a diventare lucida, scattante, pronta ad ogni emergenza come un anestesista deve essere, e come è stata per i 40 lunghi anni di lavoro in camera operatoria. Non la caffeina, non il richiamo all’etica professionale, neppure il timore di sequele medico-legali in caso di errore. La stanchezza e la sonnolenza,  che appannano la mente a questa età ed a queste ore della notte, non conoscono ragioni. Per la terza volta riprende in mano la siringa del tiopentone per accertarsi di aver calcolato bene la dose.. non è più sicura… non ricorda se la diluizione è quella giusta.. un errore minimo , uno zero in più o in meno potrebbero essere fatali alla ministra, che coi numeri si sa ha sbagliato lei stessa… 50.000 esodati.. ora si parla di 300.000… provate voi a fare tutti i calcoli giusti ha detto… Sì, provate voi si ripete l’anestesista alle 3 di notte.. a 63 anni! Butta via il flacone e rifà un’altra diluizione, l’insicurezza si fa sentire quanto più si è stanchi ed usurati, tanto più che se sbaglia, lei, l’anestesista, paga di persona e finisce in tribunale,  lei…Tutti attendono impazienti, tempo perso, attesa, una leggera tachicardia sul monitor della paziente registra il suo sentore di qualche problemino nell’aria. Infine si può procedere alla incisione della cute, l’anestesia è iniziata. La ferrista, apre il pacchetto degli strumenti per porgerli alla mano tremula del chirurgo (65enne) che, incisa la cute, urla furibondo! Cosa mi ha dato signorina! ( la ferrista ha 64 anni ed è 2 volte nonna, ma la ferrista per il chirurgo è sempre signorina nei momenti cruciali) “ le ho chiesto un divaricatore non una pinza da tonsille”. Errore,  svista, distrazione, il set è quello per intervento di otorino e non per chirurgia addominale…! La ferrista retrocede confusa, si è sbagliata. La routine pluriennale talvolta fa brutti scherzi, soprattutto quando non si è più che svegli e lucidi, quando la schiena duole perchè è dalle 20 che ella è in piedi  sulla pedana e porge i ferri per gli interventi chirurgici, che si sono susseguiti dall’inizio del turno. Così l’intervento si protrae per più del dovuto, ma alla fine tutto va bene,  la ministra si sveglia. Ancora ipotonica e assonnata viene trasportata di peso dal tavolo operatorio sul lettino; ma nel trasbordo la presa sfugge ad un’infermiere,  per una fitta improvvisa alla schiena,  bloccata da una artrosi lombosacrale di lunga data (a 64 anni è molto frequente). Fortunatamente interviene il giovane del gruppo di infermieri ( 41 enne, appena stabilizzato dopo 5 contratti atipici) che impedisce una caduta rovinosa alla paziente, che apre gli occhi con un sorriso compiaciuto: pensa con adamantina sicurezza a quanto sia efficiente e moderno ora il Paese dopo le sue riforme!

Nina

Pasqua.

6 Aprile 2012

Siamo nella settimana santa ma l’unica via crucis che stiamo percorrendo, è quella delle sequele di notizie finanziario- economiche che il governo dirama, di ora in ora, da diversi paesi e mercati. La loro lettura sostituisce quella dei vangeli. Marco, Matteo, Luca , Giovanni non hanno più voce. Cancellato è ogni riferimento ad “altro” che non siano materiali sacrifici terreni per i poveri cristi di questa terra, fragile e peccatrice ( Italia dal debito pubblico troppo elevato).

Il sottinteso è che i poveri cristi non possano alzare la testa , sperare in una resurrezione o anche solo in un riscatto sociale.La giustizia si sa non è di questa terra e qui bisogna essere concreti…  i mercati dominano. Non scherziamo, non perdiamo tempo!

Lavoriamo, lavoriamo di più e più a lungo (chi può), senza porre condizioni.Rinunciamo al pensiero e  all’orgoglio di esso che fa alzare la testa, che fa  sperare nel meglio, che vorrebbe pensare anche ad “altro”: all’attuazione di sè, allo scopo del proprio esistere, all'”ozio” creativo, al senso religioso del vivere.

la Pasqua in questo contesto terreno, si prospetta mesta e appena abbozzata: poche colombe, poco cioccolato, stiamo in casa, poca benzina…non per tutti si sa! Soprattutto poco Cristo , nessuna trascendenza !

E  la chiesa?Afona, a bassa voce, silenziosa, a volte volontariamente muta. Altre volte si unisce al coro dei “saggi” economisti politici del momento e suggerisce di accettare le nuove regole del lavoro, sacrificio dei poveri cristi . Perchè ..rassegnazione…umiltà….testa bassa..di questo è lastricata la  strada  per il paradiso!

Nina

Tecnici e psicopatologia : dalle marce ai lapsus.

5 Aprile 2012

Concentrati come eravamo a mettere in risalto  l’aspetto mistico-marzial-cavalleresco , ci era sfuggito che la nostra ragazzina , chiamiamola per convenzione Elsa, tra tanti atteggiamenti guerreschi , tante sicurezze apparenti, aveva qualche fragilità. Esse si manifestavano quando incontrollate, prevalentemente nel sonno.

Ora che la vediamo , nelle conferenze stampa, “tecnica competente”,  scivolare su cose  che anche un mediocre liceale conosce, correggersi all’intervento del suo capo, come una studentessina che ha avuto un vuoto di memoria, davanti al direttore , siamo sempre più coscienti della sua infantile fragilità. Fa fatica  a controllarsi, a non farsi sfuggire di memoria le parole ed i pensieri.  Sara stanca? Non sarà adatta al ruolo che ricopre? Forse. Crediamo soprattutto, e questa volta anche noi vogliamo avere la egual sicurezza,la superiore arroganza e la reazionaria convinzione lombrosiana  dei nostri tecnici governativi,  che la signora paghi scotto all’età. I lapsus , i vuoti di memoria , le fissità comportamentali , la gestualità stereotipata sembrano frutto di un invecchiamento cerebrale.

Tra l’altro non è la sola  in questo governo a necessitare di un Mini mental test. A maggior ragione il mentore massimo !

Ciro Gallo

Benedetto Croce

1 Aprile 2012

Un pensiero di Benedetto Croce, intellettuale ingiustamente dimenticato: “Poniamo che io uomo di contemplazione volessi distaccarmi dalla vita politica ed economica e farmi verso di lei chiuso ed indifferente; donde prenderebbero poi alimento i miei pensieri?”

E invece,  è forse lecito un comportamento speculare della politica, che progressivamente si distacca dalla realtà sociale e dalla cultura, fagocitando ogni risorsa per la sua crescita parassitica, in una sorta di torre eburnea autoreferenziale e del tutto inutile,  prima che dannosa? Eppure questo è quello che sta succedendo. La politica, dimentica della democrazia e costretta ad abdicare in favore della finanza, cerca un ritorno di fiamma inventandosi una riforma elettorale ancor più lontana da quella che dovrebbe essere la sua missione : rappresentare e battersi per l’interesse comune. Ed allora “spazio” all’antipolitica, e spazio a Mario Monti e alla sua “sobria” onestà intellettuale, tanto culturalmente semplicistica ed antidemocratica, quanto funzionale ai suoi evidenti fini.

Sans Atout